Il Concorso d’Eleganza di Villa d’Este è tra gli eventi irrinunciabili per ogni cultore della bellezza e della perfezione espresse sotto forma d’arte automobilistica. Lo stesso nome dell’evento è sinonimo della più pregevole raffinatezza sin dal 1929, anno in cui il Grand Hotel Villa d’Este ospitò per la prima volta una selezione delle vetture d’epoca più belle di tutti i tempi.
Anno dopo anno, il Concorso è diventato una delle celebrazioni più rappresentative del patrimonio automobilistico globale, nonché un esclusivo rendez-vous per Gentleman e Lady raffinati. L’edizione 2018, ispirata al tema “Hollywood sul lago” in omaggio alle star del cinema che hanno soggiornato sul lago, ha presentato circa 50 Vetture d’Epoca costruite tra gli anni Venti e gli anni Ottanta, suddivise in diverse categorie.
Noi ovviamente, non siamo potuti e voluti mancare. Ed ecco le “dive” che ci hanno rubato il cuore durante la giornata:
Aston Martin DB5, 1964. Questa GT è esattamente quella di James Bond, guidata da Sean Connery in persona in due pellicole della serie cinematografica. Dopo tante avventure è arrivata ancora stupenda a noi.
Jaguar C-Type, 1952. La prima auto Jaguar a vincere La 24 Ore di Le Mans, nonché la prima
auto di sempre a montare freni a disco, venne costruita in soli 50 esemplari tra il 1951 e il 1953.
Fiat 500 Spiaggia, 1958. Carrozzata Boano, questa delizia di design è stata realizzata in soli due esemplari: uno, questo, è appartenuto a Giovanni Agnelli.
Lancia Stratos Zero, 1970. Le linee avveniristiche firmate Bertone e il parabrezza in vetro d’ingresso rendono inconfondibile questa Prototipo Zero, che fu il primo passo verso la Lancia Stratos.
Ferrari 250 GTO, 1962. Il 250 sta per la cilindrata del motore V12 3000. GTO sta per "Gran Turismo Omologata”. Il design di questo modello firmato Scaglietti sta nel Gotha delle auto.
Ma il Concorso d’Eleganza di Villa d’Este è stato molto molto altro: atmosfere, riflessi azzurri, i raggi del sole, le persone... Difficile spiegarlo, più facile mostrarvelo in questa breve video-memoria.
Foto: Dominico Savio Lee per The Outlierman © 2018
Video: Daniel Minárik